GLOSSARIO

Questo glossario è estremamente parziale ed è relativo solamente ad alcune voci che non ho ritenuto opportuno spiegare nella pagina di origine. Per glossari più completi si rimanda ad altre opere come, solo ad esempio, il "Dizionario illustrato dei Funghi" - Mykonolexikon 2 con sinonimi e contrari, di Riccardo Mazza.

Eterogeneità (agg. eterogeneo): caratteristica per cui due parti di uno sporoforo mostrano una certa soluzione di continuità e quindi possono essere più o meno facilmente separabili, ad esempio il cappello con il gambo in una Macrolepiota o in un Pluteus. L' eterogeneità dipende dal cambiamento di struttura (evidenziabile microscopicamente) tra una parte e l'altra. Considerato che questo cambiamento non è sempre così brusco il livello di eterogeneità è variabile tra specie e specie e non sempre evidente. Le diverse specie di Amanita differiscono per questo carattere.

Filogenetico (agg.) : riferito ai rapporti di parentela (evolutiva) tra diversi taxa, siano essi singole specie, generi, famiglie ecc. In un albero filogenetico questi rapporti vengono rappresentati schematicamente da linee (rami) che uniscono le diverse unità (ad esempio specie); ogni punto di ramificazione corrisponde simbolicamente ad un antenato comune alle due (o più) specie che si trovano all'estremità dei rami che ne derivano; l'evento che dà origine a due nuove specie è chiamato speciazione (vedi il capitolo relativo alla Filogenetica).

Intraspecifico: relativo ad individui o altro appartenenti alla stessa specie. Il prefisso "intra-" ha il significato di interno, dentro, quindi all'interno. Diverso il significato di "interspecifico" che è riferito ad un confronto tra specie diverse: variabilità interspecifica sarà quella riferita ad individui appartenenti a specie distinte.

Mutante: inteso nell'accezione più semplice, un mutante è un "individuo" che presenta una mutazione (vedi) (o più mutazioni) in un gene (o più geni).

Mutazione: Per mutazione si intende un cambiamento nella struttura chimica (sequenza) del DNA; se l'effetto è in qualche modo evidente allora si avrà un cambiamento del "fenotipo", ossia di uno o più caratteri macroscopici, microscopici o biochimici. Una mutazione può anche risultare completamente irrilevante e quindi non si noterà alcun cambiamento fenotipico.

Speciazione: è l'evento per cui da una specie ancestrale derivano due o più specie. Il meccanismo fondamentale che è alla base della speciazione è la separazione di una popolazione per diverse possibili cause, come l'insorgenza, ad esempio, di una barriera geografica. Le popolazioni se rimangono riproduttivamente separate possono divergere nel tempo tanto da non essere più compatibili mantenendo ognuna un proprio destino indipendente.

Tundra alpina : la tundra occupa le regioni più settentrionali dell'Europa, della Siberia e del Nord America ed è caratterizzata da temperature rigide e da un'insolazione ridotta per gran parte dell'anno; tali condizioni non permettono la crescita di alberi. Sulle nostre Alpi, oltre una certa quota, si può presentare una situazione parzialmente simile, sebbene non così drammatica. Alcune specie tipiche delle regioni fredde sono comuni in queste aree come, ad esempio, Dryas octopetala, i piccoli salici (Salix reticulata, S. retusa ecc.) e altre piante erbacee.

9 Gennaio, 2010